Come cambia l’utilizzo della PEC secondo le normative europee

Con l’introduzione della funzionalità che permetterà di utilizzare le nostre caselle PEC per scambi di email certificate con altri paesi della UE aderenti, è stata anche aggiornata la normativa che ne regolamenta l’utilizzo, introducendo l’autenticazione a due livelli.

Questa particolare modalità di login implementata incrementa il livello della sicurezza poiché prevede che, oltre al normale accesso tramite nome utente e password, si debba comunicare un ulteriore codice OTP (One Time Password) generato al momento stesso dell’accesso tramite un’apposita APP da cellulare.

L’ operazione può essere fatta solo manualmente da parte dell’utente che vuole consultare la casella.

Ciò implicitamente preclude però un aspetto importante e largamente diffuso legato all’utilizzo di PEC, soprattutto per gli account aziendali: l’autenticazione a due fattori non permette infatti di poter gestire le caselle PEC attraverso programmi automatici.

Cosa succede alla casella PEC se non viene attivata l’autenticazione a due fattori?

Nulla: la casella PEC potrà sempre essere usata con tutte le sue funzioni, anche come sostituto della raccomandata A/R in Italia, ma non potrà essere usata per gestire messaggi certificati in Europa.

Questo problema sarà risolto? E quando?

Sono decisioni che devono essere prese da AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) e solo in un secondo momento i provider di PEC potranno approntare metodi per poter ovviare all’inconveniente. Solo a quel punto saremo in grado di garantire sia le vecchie che le nuove funzioni anche con programmi automatici.

Il nostro consiglio quindi, se utilizzate programmi per la gestione automatica del flusso PEC, è quello di non migrare la propria casella alla PEC Europea fino a quando non saranno dispobinili presso i provider aggiornamenti che ne garantiscano il corretto funzionamento anche con automatismi.

Lascio tutto com’è ora, ma se avessi la necessità di scambiare messaggi PEC verso altri paesi europei aderenti?

Al momento la soluzione migliore a tale scopo è quella di attivare una seconda casella PEC esclusivamente per quell’utilizzo, sulla quale verrà attivata l’autenticazione a due fattori.

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